Alessandro Villari sul lago di Garda per il «Bass Championship»

Nel weekend del 22 e del 23 giugno tenterà di scalare il ranking nazionale.

Alessandro Villari sul lago di Garda per il «Bass Championship»
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Alessandro Villari sul lago di Garda per il «Bass Championship»

Attualmente partecipa ai due maggiori tornei internazionali, Flw e Bass Championship, che danno accesso ai grandi tornei americani. Per il Bass Championship, Alessandro Villari sarà impegnato nel weekend del 22 e del 23 giugno sul lago di Garda per tentare di scalare il ranking nazionale. Il bassanese Villari pratica il Bass Fishing da trent’anni, uno sport che rapidamente sta diventando sempre più diffuso in Veneto e nel vicentino: la parola «Bass» deriva dal nome del pesce, il Black Bass, da noi conosciuto come persico trota, un predatore d’acqua dolce molto combattivo che si trova in tutti i paesi con clima temperato. «Mi sono avvicinato alla pesca grazie a mio padre: pescava in Brenta e lo accompagnavo sempre, da circa quindici anni pratico questo sport a livello agonistico. Ho girato il mondo sia per partecipare a gare internazionali sia per cercare il famoso “pesce da trofeo”». Il Bass Fishing si discosta totalmente dallo stereotipo del pescatore classico che si era abituati a vedere lungo gli argini di canali, rive di laghi o al mare: è l’attuale evoluzione del moderno angler (pescatore). Il primo credo di ogni angler sportivo è il Catch&Release, ossia il puro fine sportivo della pesca, dove la salvaguardia del Black Bass e dei pesci in generale e il loro conseguente rilascio vivo dopo la cattura distacca totalmente il bass angler dal pescatore tradizionale. Questa pratica ovviamente non poteva che diventare competizione: attualmente esistono infatti una serie di tournament che partono dai vari campionati regionali, nazionali, elite a livello europeo per poi arrivare a quello che per tutti è il mondiale della pesca al Bass: il Bassmaster americano, che ogni anno vede partecipare i più forti bass angler di tutto il mondo. Il montepremi è di 500mila dollari con un evento seguito in diretta da Espn e dalle più importanti televisioni americane e mondiali. Si pesca solo dalla barca (bassboat), con natanti costruiti appositamente, molto performanti e veloci, superano infatti i 100 km/h. Alla fine delle otto ore i cinque pesci pescati, mantenuti tassativamente vivi grazi a delle vasche interne alla barca chiamate livewell, vengono pesati e poi rilasciati. «Attualmente lavoro al mio progetto Bass Fishing Workshop con il quale giro i laghi italiani portando a pescare i ragazzi che vogliono imparare questo magnifico sport, insegno ad usare l’attrezzatura che metto loro a disposizione, il rispetto del pesce e dell’ambiente. Mi piacerebbe inoltre mettermi a disposizione di qualche associazione per portare a pescare i ragazzi disabili perché la pesca è un'attività fantastica per i ragazzi, qualche anno fa con il mio club abbiamo organizzato una manifestazione a Vicenza ed ha avuto un grandissimo successo. Ci si diverte anche se non si prende il pesce da sogno, stare in acqua in mezzo alla natura è la vittoria più bella: la mia missione è dare visibilità a questo sport in un paese dove purtroppo conta solo il calcio».

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