Ferazzoli sindaco del comune unito Valbrenta

La lista «Valbrenta Civica» ha conquistato l’87,49% dei voti dei cittadini: la conferma di una fusione necessaria.

Ferazzoli sindaco del comune unito Valbrenta
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Ferazzoli sindaco del comune unito Valbrenta

Luca Ferazzoli con la sua lista «Valbrenta Civica» è il primo sindaco della Valbrenta unita. Il già sindaco di Cismon del Grappa si era messo in gioco assieme ai già sindaci di Campolongo sul Brenta e di San Nazario, ovvero Mauro Illesi e Ermando Bombieri, e assieme a loro, ad alcuni volti delle vecchie amministrazioni e qualche nuova leva riuscendo a conquistare l’87,49% dei voti dei cittadini della valle. «Sono davvero contento - esordisce il primo cittadino del nuovo comune - perché si tratta di una vittoria ampia e di un consenso davvero consistente. Ora siamo sicuri che sono molte le persone che si fidano di noi e per questo proviamo orgoglio, raccogliendone oneri e onori». Al suo fianco nel nuovo consiglio oltre ai due citati già sindaci: Raffaela Vanin, Anna Lanza, Stefania Lazzarotto, Alberto Cavalli, Michela Gabrieli e Federico Ceccon.

Ferazzoli, dopo questo traguardo, cosa vi proponete di portare a termine nei prossimi 100 giorni?

«Li dedicheremo in primis alla sistemazione della macchina amministrativa del comune unito della Valbrenta, termineremo alcuni lavori di piccola manutenzione in varie zone del territorio e progetteremo delle opere fondamentali per il prossimo futuro».

A Bassano del Grappa è stato eletto il nuovo sindaco Elena Pavan, collaborerete con lei?

«Sì assolutamente, siamo aperti alla collaborazione con tutto il territorio bassanese. Sia per quel che riguarda il turismo, il marketing territoriale e la polizia locale. Poi siamo disponibili a qualsiasi tipo di collaborazione e condivisione con i paesi limitrofi».

Per quel che riguarda le scuole come pensate di procedere?

«Andremo a valorizzare le strutture già esistenti. Poi vorremmo attivare una collaborazione con l’istituto agrario “A. Parolin” per realizzare alcune classi mancanti proprio qui in valle. Su base valligiana, quindi, cercheremo di aumentare l’offerta formativa per i nostri giovani cittadini».

Per quel che riguarda la cultura, quale sarà il cambiamento?

«Per quel che riguarda l’aspetto culturale cercheremo di riorganizzare la rete museale della Valbrenta. Cercheremo di coordinare l’offerta turistica culturale dei punti più importanti della valle, ossia le Grotte di Oliero, il Covolo di Bustione e il Museo Ferroviario di Primolano, tenendo palesemente conto delle singole peculiarità. Il tutto coinvolgendo anche le diverse sale di esposizione presenti nella zona. Tenteremo di farlo coinvolgendo associazioni, volontari e dipendenti nei casi in cui sarà necessario. La cornice di questo progetto sarà il Marchio d’Area, promuovendolo quindi su scala bassanese».

Opere pubbliche: ve ne sono alcune impellenti da realizzare?

«Posso affermare che non ci siano opere impellenti da realizzare, ma piuttosto tre realtà che crediamo davvero necessarie per il nostro territorio. Si tratta del teatro - laboratorio polifunzionale che troverà realizzazione nella centrale idroelettrica dismessa di Carpanè di San Nazario. Poi vogliamo realizzare un collegamento pedonale tra Valstagna e la stessa Carpanè. Infine, crediamo sia necessario costruire un ponte carrabile tra la frazione Collicello di Valstagna e Cismon del Grappa, per implementare i collegamenti laterali. Per riuscire in questi progetti cercheremo di ottenere contributi diversi da quelli ottenuti dalla fusione, faremo un piano di investimenti e cercheremo di capire quale sia la strada migliore da intraprendere».

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