«Neuroscienze insieme» aiuta i ragazzi in difficoltà

Il pane quotidiano affrontato da questa realtà sono le le difficoltà legate alla crescita, non solo l’apprendimento scolastico, ma anche problemi personali.

«Neuroscienze insieme» aiuta i ragazzi in difficoltà
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«Neuroscienze insieme» aiuta i ragazzi in difficoltà

Aiutare i ragazzi a superare le difficoltà e a potenziare i propri talenti. Questa l’occupazione dell’associazione di promozione sociale «Neuroscienze insieme», nata nel 2015 e attiva sul territorio con iniziative, conferenze e progetti che coinvolgono l’intera popolazione.

«Le nostre attività, in fondo, mirano semplicemente a favorire e promuovere il benessere delle persone».

Spiega così l'associazione Elena Passarin, marosticense, mamma e presidente dell’Associazione, che nella sua attività è affiancata dalla vicepresidente Martina Sartori e dal segretario Taulant Radhima.

«Ad oggi i soci sono all’incirca seicento - continua la Passarin - Per lo più genitori, bambini e ragazzi delle scuole elementari e medie, a cui si aggiunge una minoranza di ragazzi che frequentano già le superiori. Sono i giovani, e le difficoltà legate alla crescita, infatti, il pane quotidiano della nostra associazione. Difficoltà che non riguardano solo l’apprendimento scolastico, relative quindi alle capacità di lettura, scrittura o calcolo. Ma anche problemi riguardanti la sfera personale e il comportamento in generale. Piccole e grandi difficoltà quotidiane, insomma, che cerchiamo di affrontare in chiave scientifica, grazie alla preziosa collaborazione di esperti e professionisti che si occupano, appunto, di neuroscienze».

Materie come psicologia, neurologia e neuropsicologia, per citarne alcune, che, in pratica, studiano il funzionamento del cervello per capire da cosa è determinato il nostro comportamento.

«Iperattività, dislessia e deficit dell’attenzione, sono solo alcune delle parole che, negli ultimi anni, genitori e educatori hanno imparato a conoscere. Difficoltà oggettive dei nostri ragazzi che, fino a qualche tempo fa, non erano riconosciute come tali e che oggi, adeguatamente supportate, possono invece essere affrontate e gestite in maniera efficace. Per farlo l’associazione collabora anche con le Asl e con gli istituti scolastici, organizzando attività come quella dei “Tutor dell’apprendimento”, dei veri e propri doposcuola specialistici, dedicati a ragazzi con particolari difficoltà. Grande beneficio, inoltre, possono portare i laboratori di robotica educativa. Un’attività affascinante per i ragazzi che, gestita nel modo adeguato, diventa un efficace strumento di sostegno. Sempre gratuite e aperte a tutta la cittadinanza, infine, sono le nostre conferenze. Incontri utili per affrontare temi come la comunicazione tra genitori e figli, i diversi aspetti dell’educazione, o, più semplicemente, per dare consigli e regole che aiutino nello svolgimento dei compiti per casa. A questi si aggiungono, inoltre, degli incontri informativi che affrontano non solo le difficoltà d’apprendimento, ma anche la cosiddetta “plusdotazione cognitiva”, quella che, per intenderci, riguarda i primi della classe. Perché che si tratti di disabilità, dislessia o, al contrario, di doti particolarmente sviluppate, ragazzi e genitori si trovano ugualmente in difficoltà nel gestire queste condizioni. È bello e utile, allora, poter dare un nome, un senso e una spiegazione a queste cose. Affrontare e superare le difficoltà insieme, alla ricerca di quel benessere che è, in fondo, il principale obiettivo della nostra associazione, e di una buona vita in generale».

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