Museo Hemingway e della Grande Guerra: Il bilancio delle attività

Grande soddisfazione per l'ottimo riscontro di visitatori al Museo Hemingway: 37.138 visitatori e 7.064 fans su Facebook per il Museo e Villa Cà Erizzo a Bassano.

Museo Hemingway e della Grande Guerra: Il bilancio delle attività
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Museo Hemingway e della Grande Guerra: Il bilancio delle attività

Un primo bilancio offre risultati lusinghieri : ben 37.138  visitatori hanno varcato la soglia del museo dal giorno dell'apertura a settembre 2019, e questo grazie soprattutto al passa parola, al richiamo dei social network che sin dal primo giorno hanno accompagnato appassionati e studiosi del primo conflitto mondiale e soprattutto dello scrittore e Premio Nobel per la Letteratura, Ernest Hemingway, che a Cà Erizzo ha vissuto giorni particolarmente significativi nell’ultima stagione della Grande Guerra e dove ha trovato felice ispirazione per il suo divenire scrittore. Numerose le testate giornalistiche che hanno divulgato le varie notizie legate al museo ed ai vari eventi ad esso collegati, dando così ampio spazio a questa nuova iniziativa culturale.

I visitatori

Il 48% dei visitatori italiani non è residente a Bassano. Si tratta di ospiti della città, di persone che hanno scelto di visitare il museo, inserendolo se non come tappa esclusiva come momento importante, affiancandolo come meta accanto alle altre varie bellezze e suggestioni che offre la nostra città. Il pubblico straniero rappresenta per ora il 13,7% e proviene prevalentemente da Inghilterra, Germania, Stati Uniti, Francia e Spagna.

Le proposte didattiche

7.916 partecipanti, gruppi di appassionati e studenti, in prevalenza delle scuole secondarie, hanno deciso di visitare il museo con l'ausilio di guide specializzate, anche in lingua inglese. Apprezzamenti anche per l'audioguida, realizzata per iPod e iPhone, che aiuta e accompagna il visitatore nelle varie sezioni del percorso museale con video, per approfondimenti e richiamo di immagini spettacolari e singolari.

Eventi ed incontri culturali

158 appuntamenti al Museo e in Villa Cà Erizzo si sono succeduti nel corso dei 5 anni di vita. Proposte le più varie dalla proiezione di film, capolavori sulla Grande Guerra, cicli di proiezioni sulle migliori pellicole ispirate ai romanzi di Ernest Hemingway, letture hemingwayane, anche con percorsi in lingua inglese, rappresentazioni teatrali, “prime” teatrali con Operaestate Festival, decine di presentazioni di libri e rassegne temporanee, che hanno coinvolto ancora
18.640 partecipanti.

L'attività web e social

Sin dalla sua apertura il museo può contare su un profilo Facebook www.facebook.com/museohemingway e su una pagina Youtube www.youtube.com/user/museohemingway; oltre 7.064 persone hanno cliccato mi piace su Facebook con una media di 32 utenti al giorno che seguono con interesse i post pubblicati quotidianamente. Il sito ufficiale del museo (www.museohemingway.it) ha registrato 38.886 visitatori unici complessivi per un totale di 150.096 pagine visualizzate.

Pubblicazioni

La Fondazione Luca ha deciso di affiancare all’impegno per il Museo anche il suo arricchimento con la pubblicazione di una serie di volumi destinati ad illustrare singole tematiche dell’esposizione.

Hemingway e la Grande Guerra

La nuova collana del Museo, edita dalla Fondazione Luca, ha iniziato con il dare alle stampe una pubblicazione, sintesi della struttura espositiva, che illustra la vita e le opere del grande letterato americano, racconta di Ernest  Hemingway nei giorni in cui la sua genialità creativa ebbe a svilupparsi proprio in riva al Brenta, nell’incontro con gli Arditi, nel suo lavoro di volontario della Croce Rossa degli U.S.A.  Lo storico Paolo Pozzato, tra i più affermati ed esperti in materia, ha tracciato le linee essenziali del conflitto mondiale, raccontando gli schieramenti degli eserciti, la dislocazione delle truppe, lo spirito che animava i soldati, il tutto illustrato da numerose ed inedite foto presenti ed esposte in Museo.

Sulle tracce di Hemingway in Veneto

“Io stesso sono un vecchio ragazzo del Veneto. Lo amo e lo conosco piuttosto bene”, scrisse una volta Hemingway al critico d’arte americano Bernard Berenson che viveva a Fiesole. Fu in Veneto che Hemingway, durante il primo conflitto mondiale, ebbe il suo primo incontro con la guerra sul fronte Austriaco (Addio alle Armi), e fu Venezia che gli fornì l’ispirazione dopo la Seconda Guerra Mondiale (Di là dal fiume e tra gli alberi), e lo aiutò a riprendersi dopo che fu gravemente ferito in due incidenti aerei in Africa. Il suo amore per l’Italia non lo abbandonò mai. “A volte penso che qui viviamo solo a metà. Gli italiani invece vivono fino in fondo”, scrisse Hemingway a sua sorella Marcelline dopo il suo ritorno dal fronte Italo – Austriaco nel 1919. Questa seconda pubblicazione curata in collaborazione con Gianni Moriani, Richard Owen e Rossella Mamoli Zorzi, ne è una ricca testimonianza.

Hemingway e i Poeti Di Harvard

La terza pubblicazione della serie ideata dalla Fondazione Luca, in procinto di essere stampata, curata dalla ricercatrice Martina Mastrandrea, racconterà come la presenza a Bassano, non solo di Ernest Hemingway, di John Dos Passos e di altri giovani futuri letterati, vissuti come volontari della Red Cross Americana, tutti provenienti dalla Università di Harvard, trovassero proprio a Cà Erizzo alimento alla loro vena di scrittori e letterati e l’eco che la nostra città ebbe e continua ad avere, grazie a loro, nel Continente Americano.

 

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