Uccise e rapinò a Montecchio: finisce a Mosca la fuga del latitante internazionale

Ricercato dalle autorità italiane dal 2003 per omicidio, tentato omicidio e rapina commessi in un appartamento di Montecchio Maggiore

Uccise e rapinò a Montecchio: finisce a Mosca la fuga del latitante internazionale
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Uccise e rapinò a Montecchio: finisce a Mosca la fuga del latitante internazionale

Si è conclusa in Russia, dopo 16 anni di latitanza, la fuga del cittadino cinese Mingfang Zhang, ricercato in campo internazionale dalle autorità italiane dal 2003 per omicidio, tentato omicidio e rapina commessi in un appartamento di Montecchio Maggiore (VI) la sera del 20 aprile 2003.

La vicenda all’epoca suscitò molto scalpore per la violenza con cui l’omicida aveva infierito sulle vittime. Presentatosi come medico ed operatore della medicina tradizionale cinese, Mingfang chiese ospitalità a dei connazionali, dimoranti da anni a Montecchio Maggiore, per poter esercitare la propria attività, anche di massaggiatore shiatsu, ma di li a poco venne licenziato dal proprietario dell’appartamento.

L'uomo invece era più attirato dalla somma di denaro che i padroni di casa tenevano all’interno dell’abitazione ed approfittando di una festa per la propria partenza pensò di appropriarsi dell’ingente somma pari a circa 20.000 euro.

Forse sorpreso dai coniugi mentre si appropriava del denaro, colpì a morte la donna incinta e ferì gravemente il marito della stessa, per poi darsi alla fuga con il bottino. I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Vicenza, dopo i primi accertamenti, si misero subito sulle sue tracce ricostruendone gli ultimi spostamenti. Le indagini indirizzarono gli investigatori subito nelle province di Milano e Novara per poi proseguire in Francia, a Parigi per la precisione, ove viveva la moglie dell’assassino.

Le immediate comunicazioni, tramite il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia della Criminalpol, con le forze di polizia francesi consentirono di accertare che lo stesso aveva già comprato un biglietto aereo per la Cina pagandolo in contanti e riuscendo ad imbarcarsi il giorno successivo al suo arrivo in territorio francese, su un volo in partenza dall’aeroporto Charles De Gaulle di Parigi per Pechino. Immediatamente fu inserita la nota di ricerca del latitante in banca dati Interpol.

La Corte di Assise di Vicenza, nel frattempo, il 19 ottobre 2006 condannò il cittadino cinese Mingfang Zhang alla pena dell’ergastolo. Nel corso degli anni il Nucleo Investigativo di Vicenza non ha mai mollato la presa avendo riscontri sulla presenza del latitante anche in Grecia, probabilmente con documenti falsi, fino a quando, con l’ausilio dell’Ufficio dell’Esperto per la Sicurezza della Direzione Centrale della Polizia Criminale di stanza a Mosca, la polizia russa lo ha localizzato e fermato. Nella tarda serata di ieri Mingfang Zhang, scortato da personale del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, è giunto all’aeroporto di Fiumicino ed espletate le formalità di rito presso gli Uffici di Polizia di Frontiera Aerea è stato associato presso Casa Circondariale di Civitavecchia, per iniziare a scontare la pena dell’ergastolo.

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