Anziano legato, picchiato e rapinato in casa

L'ex dentista Gianantonio Fraccaro è stato depredato di soldi e gioielli per un valore di oltre 100mila euro.

Anziano legato, picchiato e rapinato in casa
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Gianantonio Fraccaro, ex dentista 79enne, è stato picchiato, legato e derubato nella sua casa di via Castello a Schio. I tre malviventi dallo spiccato accento dell'est - e con il volto travisato dai collant - gli hanno rubato soldi e gioielli per un valore di oltre 100mila euro.

Anziano legato e picchiato

«Sono entrati in casa. Mi hanno minacciato con un grosso pugnale puntato alla carotide. Mi hanno costretto ad aprire la cassaforte, mi hanno legato come un salame e poi hanno portato via tutto. Soldi, gioielli, documenti, ricordi... Tutto per un valore ben superiore ai 100mila euro».
E’ un fiume in piena Gianantonio Fraccaro, 79 anni, dentista in pensione che, nella notte fra il 12 e il 13 febbraio, ha dovuto fare i conti con tre giovani malviventi - di età compresa probabilmente fra i 20 e i 30 anni e travisati da collant - dal marcato accento dell’est, entrati nella sua villa di via Castello.

Il racconto del terrore

«Mio figlio era uscito circa un’oretta prima e io ero in casa da solo. Quella porta ha una grossa serratura, lunga un metro e venti, eppure sono riusciti ad aprirla e poi si sono arrampicati sulla grondaia. Gente che sapeva come agire. Mi hanno puntato un pugnale alla carotide e la paura è stata tanta. Se solo l’avessero recisa sarei morto in meno di tre minuti. Mi hanno minacciato e gettato sul letto; ho cercato di reagire e mi hanno sferrato un pugno in pieno volto. A quel punto mi hanno legato come un salame con i cavi del telefono e una sciarpa, poi hanno iniziato a cercare. Hanno sollevato i comodini per cercare la cassaforte fino a quando - continuando a picchiettare sulle pareti - hanno sentito il vuoto. Hanno capito che avrebbero trovato qualcosa di importante e così mi hanno costretto ad aprire la cassaforte. Hanno portato via tutto, hanno lasciato solo 20 euro. A quelli spiccioli non erano interessati».

Ingente bottino di denaro e preziosi

«Mi hanno portato via tutto. Soldi, documenti, ricordi di viaggi messi da parte in una vita intera e soprattutto gioielli. Fra questi vi era una collana che avevo regalato a mia moglie per un nostro anniversario di nozze: l’aveva vista in una gioielleria sul Ponte Vecchio a Firenze e le era piaciuta molto, aveva diamanti, brillanti e rubini. Pur essendo una donna sobria e schiva le era piaciuta molto, era costosissima, ma per la moglie si fanno tante cose».

Paura e sangue freddo

«Ho avuto molta paura e quel pugnale alla gola non lo dimenticherò tanto in fretta. Però sono un uomo che reagisce bene e mi sono ripreso in fretta. Quando i tre se la sono data a gambe levate con il loro bottino sono riuscito a slegarmi e a chiamare i carabinieri».

L'intervento dei carabinieri

Poco dopo sono intervenuti i militari del comandante Jacopo Mattone ma anche gli uomini del Reparto investigazioni scientifiche che hanno avuto modo di passare al setaccio la casa alla ricerca di elementi in grado di far risalire all’identità dei tre giovani uomini che hanno agito con grande terminazione, sangue freddo e «professionalità». Si guardano anche le telecamere alla ricerca di indizi e si spera di poter riportare a casa magari anche dei preziosi. Anche se lo stesso medico è scettico però si sa, la speranza è l’ultima a morire.

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