Zen: "Sedi di seggio ancora usando e occupando le scuole, perché non cambiare?"

La lettera al prefetto per spiegare le proprie motivazioni in merito all'idea di spostare i seggi dalle scuole ad altri spazi adeguati.

Zen: "Sedi di seggio ancora usando e occupando le scuole, perché non cambiare?"
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Zen: "Sedi di seggio ancora usando e occupando le scuole, perché non cambiare?"

Il dirigente scolastico bassanese Giovanni Zen non ci sta e scrive una lettera al prefetto. Non si riesce a spiegare perché in occasione delle elezioni comunali ed europee i seggi debbano occupare le aule degli istituti scolastici, crede invece che possano e debbano essere altri gli spazi da utilizzare.

"Signor Prefetto, mi permetto di mandarLe due righe, per dire una cosa che è nota a tutti: è sempre più difficile accettare, come dato ovvio, che, per le sedi di seggio, per le prossime elezioni europee ed amministrative, debbano essere messi a disposizione gli spazi delle scuole. Addirittura, da venerdì pomeriggio a tutto martedì. Credo che la scuola vada preservata da questo uso strumentale dei propri spazi e tempi. Per riconoscerla, invece, come luogo di primaria importanza per la nostra società e per la formazione delle nuove generazioni. Potrebbero essere, invece, richiesti e messi a disposizioni altri luoghi pubblici, come le sedi dei Comitati di Quartiere e delle Associazioni, o gli spazi attualmente vuoti, come, nel caso di Bassano, il Tribunale. La scuola, in questo modo, verrebbe riconosciuta, non solo simbolicamente, come vera priorità di un Paese che pensa al proprio futuro. E non più struttura cenerentola a disposizione dei vari turni elettorali: quest’anno, ad esempio, non ci sono solo le elezioni europee, ma anche delle amministrative in diversi comuni. Sovrapposizione comprensibile e positiva, ma che allungherà, di conseguenza, i tempi di lavoro dei vari seggi elettorali. Cordiali saluti".

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