Studenti in viaggio sul Treno della memoria

Itinerario di formazione e di crescita nei campi di concentramento.

Studenti in viaggio sul Treno della memoria
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Gli studenti delle scuole superiori di Valdagno salgono sul Treno della memoria e visitano i campi di concentramento.

Studenti sul treno della memoria

Dopo più di una settimana in viaggio per l’Europa, sono rientrati i ragazzi saliti sul «Treno della memoria». Un’esperienza unica, dove le tante ore di viaggio sono diventate la distanza ed il tempo necessari a distaccarsi dal mondo da cui si è partiti. Un’opportunità per ragionare su una vera risposta sociale ai conflitti, attraverso l’educazione alla cittadinanza attiva e la costruzione di un comune sentire di partecipazione europea.

Viaggio nei campi di concentramento

«Il “treno della memoria” è prima di tutto un viaggio di formazione e di crescita iniziato mesi fa a scuola, con più momenti di formazione e condivisione per poter comprendere quel processo di odio e indifferenza che interessò l’Europa ed è poi proseguito nello spazio passando per Budapest, Belzec, Cracovia, Aushwitz e Birkenau», spiega il professor Davide Povolo, referente del progetto.

L'emozione dei docenti

«Nei giorni trascorsi assieme abbiamo visto crescere i nostri studenti in consapevolezza, non solo grazie ai tanti momenti di riflessione sugli eventi storici che hanno determinato la tragedia della Shoah, ma soprattutto grazie all’opera di educatori e formatori che li hanno impegnati in confronti tra pari su questioni inerenti l’attuale situazione europea ed abbiamo vissuto insieme momenti di intenso coinvolgimento emotivo. E’ stato a tutti gli effetti un viaggio dentro l’uomo, per l’uomo».

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