Social, le nuove «piazze» dove si discute del quotidiano a Nove

Intervista al sindaco Raffaella Campagnolo.

Social, le nuove «piazze» dove si discute del quotidiano a Nove
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Social, le nuove «piazze» dove si discute del quotidiano a Nove

Quasi 2mila iscritti alla pagina Facebook di «Sei di Nove se...» e poco meno di quattrocento alla neo-nata «Nove senza censura». Numeri importanti per una realtà come quella novese che conta circa 5mila abitanti e che, dati alla mano, testimonia come il 50% della popolazione del comune abbia un «secondo indirizzo di residenza» sul social network di Mark Zuckerberg. Chiaramente c’è da conteggiare anche una percentuale di iscritti alle due pagine che non abitano a Nove ma la frequentano, quindi il dato del 50% è approssimativo, eppure rende bene l’idea di come Facebook sia diventato da tempo un luogo virtuale d’incontro e di scambio di opinioni. A volte, però, il tutto si trasforma in una specie di sfogatoio collettivo, dove si rincorrono fake news e dove diventa fondamentale il ruolo dei cosiddetti «moderatori». Come per ogni realtà, non bisogna fare di tutta l’erba un fascio: ci sono pagine Facebook gestite con criterio e competenza, che in alcuni casi hanno supportato l’Amministrazione del posto oppure fatto una sana opposizione. Abbiamo misurato il termometro delle priorità dei novesi, spulciando proprio nelle varie pagine social dedicate alla vita del Comune. I dibattiti più accesi riguardano l’illuminazione pubblica, le asfaltature, la sicurezza e gli eventi. Ad un mese dall’elezione di Raffaella Campagnolo a primo cittadino di Nove, le sono state poste domande, per fare chiarezza sui punti caldi delle varie tavole di discussione. Il tutto, chiaramente, senza dimenticarci di verificare l’attendibilità delle segnalazioni e la correttezza dei vari spunti.

«Innanzitutto voglio parlare ai miei concittadini e chiedo loro di rivolgersi a me direttamente: io sono a disposizione di chiunque venga a farmi domande e sono pronta a dare le risposte che cercano. I social sono una piazza virtuale ed è giusto che siano un luogo di confronto tra i cittadini, ma non devono sostituire il rapporto con l’Amministrazione e con me, che voglio essere a loro disposizione. Desidero avere un rapporto diretto con i novesi e voglio dare loro spiegazioni se hanno delle domande, delle curiosità o delle cose che hanno bisogno di chiarire. Io ci sono: telefonate, fate segnalazioni, prendete appuntamento con me, non limitatevi ai post su Facebook, che spesso rischiano di sfociare in polemiche e di non chiarirvi le idee. Chi ha necessità di fare una segnalazione può chiamare il centralino e digitare come scelta quella dell’Ufficio Tecnico, al quale si può segnalare quali sono gli interventi necessari. Noi all’interno del Comune abbiamo un registro nel quale vengono annotate le segnalazioni che arrivano e man mano queste vengono evase. Il confronto diretto è importante, anzi fondamentale per capire, per crescere in maniera costruttiva e per risolvere ogni tipo di problema».

Un suggerimento, quello del sindaco, ribadito già quando si tira in ballo il semaforo pedonale in centro, che alcuni cittadini sostengono dovrebbe durare almeno trenta secondi in più per garantire a tutti il tempo di attraversamento.

«Questa richiesta non mi è mai pervenuta, infatti ne approfitto nuovamente per invitare i cittadini a segnalare queste cose direttamente a me oppure all’Amministrazione. Valuteremo assieme alla Provincia la possibilità di aumentare la durata per l’attraversamento pedonale, ma mi piacerebbe che i novesi venissero ad espormi questa richiesta di persona, così da poterli anche tenere aggiornati su quello che verrà deciso».

L’intervento del primo cittadino parte proprio dalle tematiche che hanno sollevato discussioni e quesiti sul web. Ma, come ribadito dalla stessa Raffaella Campagnolo, bisogna sempre filtrare gli umori impulsivi. Insomma, un confronto diretto con i cittadini resta senza dubbio il canale preferenziale per affrontare e risolvere i problemi di Nove.
Patronato.
Alcuni genitori affermano ci sia una situazione poco sicura: come può intervenire l’Amministrazione?
«Il patronato è un’area privata. La zona attorno al patronato può essere sorvegliata e sarà nostra cura farlo, così come sorveglieremo altre zone particolarmente sensibili».
Asfaltature: la piazzetta e via San Giuseppe, secondo alcuni utenti, richiederebbero interventi urgenti. Come pensa di intervenire?
«Via San Giuseppe, così come la piazzetta, sono due dei punti che hanno bisogno di intervento. Entro fine anno faremo, con il Documento Unico di Programmazione, un piano asfalti che vedrà l’individuazione delle priorità. È anche vero che è necessario trovare i fondi e, quindi, ci adopereremo in questo senso, una volta fatto il piano. Al di là degli asfalti, sottolineo l’aspetto viabilistico: via San Giuseppe per noi è particolarmente importante come attenzione da porre anche per la viabilità e la necessità di risolvere il problema del traffico».
Illuminazione. Cosa può dirci a riguardo?
«Sono state sostituite numerose lampade durante la precedente Amministrazione e la volontà è quella di continuare in questo senso, rivedendo l’intero sistema di illuminazione, che è vetusto e ne siamo consapevoli. Anche per questo c’è la necessità di ricercare fondi, così come nell’ambito della sicurezza, della viabilità e degli asfalti: sono tutte nostre priorità, che vanno evase compatibilmente con le risorse del Comune. Vorrei fortemente che i cittadini venissero ad informarsi direttamente da noi, così da poter spiegare loro la situazione ed i reali motivi per i quali a volte alcuni interventi non vengono fatti. Le possibilità sono davvero limitate in questa fase storica, in cui i tagli verticali nei trasferimenti statali sono veramente sempre più pesanti. Per questo ci troviamo in difficoltà, non noi come Nove, ma tutti i comuni italiani».
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