«Noi siamo qui perchè il trapianto è vita»

La testimonianza di Barbara Perpenti e Paolo Rossetto della Nazionale Italiana Pallavolo Trapiantati e Dializzati, Oro ai Giochi Mondiali di Newcastle.

«Noi siamo qui perchè il trapianto è vita»
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«Noi siamo qui perchè il trapianto è vita»

«Abbiamo vinto la medaglia d'oro, ma in realtà abbiamo vinto la vita».

Emozioni forti venerdì 20 settembre nella sede degli Alpini a Rosà. La serata «Donare...una scelta vincente!» è stata ben più di un semplice evento informativo. E' stata occasione di incontro e confronto sui temi della vita, della morte, della malattia, della testimonianza, del senso profondo del volersi donare per essere parte di un tutto che appartiene a chiunque e che chiama ognuno ad essere protagonista, chi nel donare, chi nel ricevere, chi nel raccontare per seminare ancora. Voluto e organizzato dalle associazioni Aido, Rds e Alpini di Rosà, col patrocinio del Comune l'incontro ha accolto al tavolo dei relatori due ospiti d'eccezione: Barbara Perpenti e Paolo Rossetto, entrambi trapiantati di rene grazie al dono della mamma e della moglie, atleti della Nazionale Italiana Pallavolo Trapiantati e Dializzati, Oro ai recenti Giochi Mondiali che hanno riunito a Newcastle a fine agosto 6mila persone, 2.200 trapiantati di qualsiasi organo provenienti da 58 nazioni. Accanto ai due campioni il Dottor Stefano Chiaramonte del Reparto Nefrologia, Dialisi e Trapianto Renale dell’Ospedale San Bortolo di Vicenza, Paola Beggio Presidente Aido Provinciale di Vicenza, Lamberto Zen Presidente Rds Montegrappa, il Dottor Egidio Sperti del Centro Trasfusionale Ospedale di Bassano del Grappa, Daniela Bonato Presidente Aido Rosà, Paolo Lorenzon Presidente Rds Rosà e Mario Baggio Capogruppo Alpini Rosà. A moderare l'incontro Moreno Zurlo, Vicepresidente Aido Provinciale. Presente il Sindaco Paolo Bordignon con tutta l'amministrazione e i gruppi Aido, Rds e Croce Rossa del territorio. Ad aprire l'evento la testimonianza intensa di Vittorio Bertozzo, trapiantato di cuore. Sala gremita, tanta gente giovane, un messaggio recepito che darà senza dubbio abbondante frutto. Sangue, midollo, organi: donare è un atto di profonda generosità che richiede una costante azione di sensibilizzazione. Con 57 anni di attività, 54 gruppi, 9.000 soci attuali di cui 6.500 effettivi, l’anno scorso il reparto Montegrappa dei Donatori di Sangue ha raggiunto il record con 8.563 donazioni. Dati positivi che premiano l’impegno di chi sceglie il volontariato e il darsi agli altri. Nel campo della donazione degli organi Vicenza è la provincia a più alta densità di iscritti all’Aido con 66.000 tessere. E' un dato che parla di impegno, costanza, tenacia che però ogni giorno deve fare i conti con le opposizioni alle donazioni di organi che sono ancora il 30 per cento e che devono far riflettere sulla necessità di formare, informare, preparare.

«Nessuno si è cercato la malattia – hanno confermato Barbara e Paolo – mai penseremmo che possa capitare a noi. Quando scendiamo in campo portiamo coi noi anche i nostri donatori. Per ringraziare e per dare speranza. Quando si è in attesa si è nella disperazione e non si vede futuro».

Dati, storie, risultati medici. Tante riflessioni hanno raccontato lo spirito di donazione, il vero motore che alimenta nel concreto la vita sociale.

«Una serata che è stata un'esplosione di testimonianza - ha concluso Moreno Zurlo -  che ha permesso davvero di riflettere sul senso del dono, un bagaglio da portare a casa e da trasmettere agli altri. I valori in cui crediamo sono contagiosi. Si tratta di dare voce alla vita. Salvare una persona, anche solo una, vuol dire salvare il mondo intero».

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