Marchio d'area: un piano strategico a lungo termine per lo sviluppo del nostro territorio

La categoria Albergatori di Confcommercio Bassano vuole intervenire per sottolineare l’importanza strategica del Marchio d’area Territori del Brenta.

Marchio d'area: un piano strategico a lungo termine per lo sviluppo del nostro territorio
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Marchio d'area: un piano strategico a lungo termine per lo sviluppo del nostro territorio

La categoria Albergatori di Confcommercio Bassano, senza voler minimamente entrare nelle dinamiche politiche attuali, vuole, se mai ve ne fosse ancor necessità, intervenire per sottolineare l’importanza strategica del Marchio d’area Territori del Brenta.

"Ciò che più sta a cuore è capire quali saranno i piani di sviluppo turistico, non solo della nostra città ma anche di quelle limitrofe, convinti che nessuna politica economico-turistica possa avere una qualche possibilità di successo chiudendosi all’interno delle proprie mura cittadine. Per questo motivo la nostra Associazione ha sostenuto fin dall’inizio il progetto Marchio d’Area Territori del Brenta, di cui sono promotori gli operatori locali, le Associazioni di categoria e i 19 Comuni del nostro territorio. Dal nostro punto di vista, il progetto, a prescindere dagli esiti elettorali, deve essere collegialmente sostenuto perché è da considerarsi a lungo termine nonché necessario all’indotto economico del territorio al fine di uscire dall’anonimato turistico, presentandosi al mercato come “Destinazione” e con un proprio Brand. Visti gli ultimi accadimenti, esprimiamo la nostra preoccupazione in ordine al futuro del Marchio d’Area e ci auguriamo che per il bene di tutta la comunità dei Territori del Brenta, si faccia fronte comune con l’obbiettivo di passare dal turismo “del proprio orticello” al Turismo Internazionale di Destinazione. Auspichiamo che il Direttivo del Marchio d’Area Territori del Brenta, rappresentativo di 150mila abitanti, continui la propria attività informativa verso le imprese e le Istituzioni per far capire quanto importante sia la promozione turistica coordinata in un unico brand. Il tutto nel pieno rispetto della Legge regionale 11 e delle direttive della Comunità Europea. Solo così il nostro territorio potrà sperare di avere un futuro e l’attenzione che merita".

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