L’Istituto Bombieri riceve 5mila euro di premio

La Cassa Rurale ha consegnato il generoso assegno alla scuola della valle dopo aver presentato due progetti inseriti nel P.O.N.

L’Istituto Bombieri riceve 5mila euro di premio
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L’Istituto Bombieri riceve 5mila euro di premio

All’Istituto Comprensivo «U. Bombieri» del comune di Valbrenta la responsabile di area della Cassa Rurale Vania Rizzà e la responsabile della filiale di Valstagna Lorenza Dell’Agnolo lo scorso 13 giugno hanno consegnato al vicepreside dottor Mauro Fantinato e al Presidente del Consiglio di Istituto Enrico Bissaro un assegno di 5mila euro a sostegno del progetto P.O.N., ossia il «Potenziamento all’educazione del patrimonio culturale, artistico, paesaggistico / Scuola attiva, una rete tra passato e futuro» che ha visto il coinvolgimento di una quarantina di studenti delle classi della scuola secondaria di primo grado.

«Siamo felici di contribuire» - afferma Vania Rizzà - «al successo di questo connubio riuscito tra scuola e territorio. La nostra Cassa Rurale investe sul territorio ogni anno oltre 1 milione di euro in contributi ad Associazioni, premi allo studio a studenti meritevoli, servizi gratuiti e agevolati per i propri Soci, supporti alle scuole e alle famiglie. È questo che fa di noi un punto di riferimento riconosciuto per le nostre comunità».

Il progetto da alcuni anni ha interessato diversi ambiti del territorio del Canal di Brenta con la manutenzione e, in alcuni casi ricostruzione, di muri a secco con la sistemazione dei famosi terrazzamenti ed inoltre con l’introduzione e diffusione di opere artistiche quali ad esempio i murales mobili.

Come evidenziato dal dottor Fantinato:

«l’Istituto Bombieri è al centro di queste attività, cui aderiscono attivamente i ragazzi e che impegnano in sinergia docenti e personale ATA, in una rete di collaborazione e condivisione con l’Istituto Comprensivo 3 di Bassano del Grappa, i comuni e oltre una dozzina tra Associazioni ed Enti. Tale sinergia ha permesso in questi anni non solo la valorizzazione ma anche la possibilità di fare cultura concreta, pensando, progettando e realizzando i tanti interventi».

Nel corso della cerimonia cui hanno partecipato alcuni studenti impegnati nel progetto e i docenti responsabili, sono stati ricordate le principali realtà che collaborano all’iniziativa e con la maggior parte delle quali la Cassa Rurale intrattiene da anni uno stretto e solido rapporto, ovvero Adelante Soc. Coop. Sociale Onlus, Ass. Alpini Bassano del Grappa, Associazione Alta via del Tabacco, Ass. C.A.I. Sottosezione Canal di Brenta, Associazione Culturale Zattieri del Brenta, Caritas Italiana, Comitato adotta un terrazzamento in Canale di Brenta, Comune di Valbrenta, Consorzio Bacino Imbrifero Montano del Brenta, Gruppo Grotte Giara Modo, Unione Montana Valbren, Valbrenta Solidale. L’evento si è quindi concluso con la lettura del messaggio del presidente della Cassa Rurale Arnaldo Dandrea il quale ha sottolineato quanto i titoli dei progetti, forti ed evocativi, «Di pietra in pietra» e «Parlare con i muri», rappresentino molto bene le caratteristiche comuni del territorio.

Non è mancato il commento del vicepreside che ha voluto sottolineare il fatto che:

«Il primo dei due progetti, guidato dal prof. Pietro Balbo e dal prof. Ruggero Rossi, si era prefissato di abbattere il luogo comune del muro come simbolo di qualcosa di chiuso, ma piuttosto renderlo qualcosa da penetrare e da buttare giù, qualcosa con cui in qualche modo ci si può confrontare, pertanto ha avuto un ruolo alquanto formativo ed educativo. Ha visto quindi la realizzazione di un murales mobile che descriveva tutto il territorio della Valbrenta con la raffigurazione di monumenti e punti di interesse. Il secondo progetto, questa volta seguito dal prof. Marco Sguario e dal prof. Giorgio Cavalli, metteva al centro dell’attenzione il restauro dei celebri muri a secco della valle. Così gli studenti hanno potuto prima confrontarsi con alcuni esperti dei terrazzamenti, che ne hanno descritto il valore storico e naturalistico, poi vi è stato il vero e proprio intervento pratico, che ha trasmesso agli studenti le caratteristiche del muro a secco, dal taglio della pietra, al tipo di terra e infine alle coltivazioni che può accogliere».

Dell’importanza del terrazzamento il prof. Rossi ha messo in luce che:

«Il muro in pietra a secco diventa il testimone di un percorso che ha attraversato i secoli ed è casa vitale per molte specie animali e vegetali, tutti da riscoprire. Pertanto il percorso si è proposto di: promuovere la conoscenza del paesaggio terrazzato nel contesto storico-culturale della Valbrenta; individuare le maggiori criticità legate all’incuria e alla cattiva gestione dei muri a secco e provocate da frane e smottamenti; valutare l’entità degli interventi e pianificare dove effettivamente sia possibile agire con le classi sotto la guida di “maestri costruttori” e appassionati del settore; proporre visite guidate sui terrazzamenti per promuovere la conoscenza diretta del territorio. Favorire, poi, la sperimentazione e l’adozione di un fazzoletto di terra per aumentare la consapevolezza di scelte legate alla buona qualità della produzione e del consumo di beni agricoli. Mostrare “come si fa” per promuovere e divulgare uno stile di vita sostenibile. Sostenere anche l’aspetto narrativo/documentale delle esperienze attraverso il racconto e il resoconto degli interventi e delle uscite effettuate dalle quali trarre positività e ulteriore fattibilità. Aprire il territorio e fornire occasione per uscire, andare alla ricerca, osservare, incontrare gli altri e mettersi alla prova. Rafforzare la motivazione attraverso la consapevolezza del fare. Recuperare la dignità di un sapere e le conoscenze tecniche essenziali, perché il costruire “masiere” ritorni ad essere parte del vissuto dei nostri ragazzi. Le lezioni in aula si sono alternate con escursioni e attività sul territorio e hanno consentito percorsi differenziati per le varie fasce di età, capaci di accrescere la motivazione di ogni alunno coinvolto nel progetto. A condividere a vario titolo lo spirito del Progetto sono intervenuti il dott. Roberto Battiston, direttore dei musei del Canal di Brenta, l’Associazione “Football Valbrenta”, l’Associazione “Valbrenta Solidale”, l’Amministrazione Comunale di Solagna, il Consorzio Bacino Imbrifero Montano del Brenta, il Comitato “Adotta un terrazzamento in Canale di Brenta”, la Cassa Rurale Valsugana e Tesino».

 

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