Festa della Trebbiatura a Rosà: 20 anni di tradizione

Appuntamento culturale d’eccellenza. Giochi, mostre, musica e folklore. 90 trattori alla sfilata, targhe e riconoscimenti a chi ha fatto la storia.

Festa della Trebbiatura a Rosà: 20 anni di tradizione
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Festa della Trebbiatura a Rosà: 20 anni di tradizione

E’ stata un successo ancora una volta, e quest'anno con un motivo in più: il festeggiamento dei 20 anni. La Festa della Trebbiatura ha acceso il paese di storia, tradizione e folklore. Un lavoro grandissimo messo in piedi grazie all’impegno dei volontari del Quartiere Ca’ Dolfin, dell’Amministrazione comunale e della Pro Loco. Una manifestazione che come sempre ha richiamato tanti visitatori da tutto il territorio e non solo. C'è chi ha percorso 480 chilometri su due trattori d’epoca da Villafalletto, Cuneo, al Veneto. Un viaggio appassionante per Guido, Fabrizio, Luca e Daniele Bollati, lungo 53 ore complessive, su un mezzo Nuffield ed un Same, entrambi ampiamente datati ma ancora prestanti grazie alle attente cure dei proprietari. Diverse le novità di questa edizione speciale che sabato sera ha visto la consegna di una serie di targhe di riconoscimento da parte di organizzatori e Amministrazione ai fondatori della manifestazione che il 2 luglio del 2000 hanno dato inizio alla festa, agli amici di Cuneo, alla famiglia Cantele che ogni anno dà la possibilità di utilizzare l’appezzamento di terreno dove svolgere la manifestazione. Riconoscimenti sono stati consegnati anche a tutti coloro che durante questi vent’anni di festa con grande impegno e dedizione hanno collaborato per portare avanti la tradizione. Una targa di ringraziamento è stata consegnata anche all’Amministrazione Comunale di Rosà da parte della Corte Contadina e del Quartiere Ca’ Dolfin.

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La vasta area di campagna antistante il parco di Villa Dolfin è stata scenario speciale e suggestivo degli antichi riti della tradizione contadina. Stand di vecchi mestieri e di prodotti tipici, esposizioni di strumenti da lavoro, auto e costumi hanno fatto da sfondo alle rievocazioni e alla musica che si sono succeduti per ben cinque giorni di festa. Una ricostuzione fedele del ciclo della lavorazione del grano dalla raccolta nei campi fino alla tavola. Il campo a fianco a quello della trebbiatura è stato arricchito da una grande mostra fotografica che ha raccontato i vent’anni della Festa della Trebbiatura e una vasta esposizione di attrezzi d’epoca che i nonni usavano un tempo. Gli abili lavoranti hanno rievocato i mestieri antichi, il gruppo Chainsow ha fatto rivivere l’arte di intagliare e creare sculture in legno con l’uso della motosega, per i bambini il gusto dei giochi di una volta. Uno dei momenti più attesi della manifestazione è stata l’immancabile sfilata dei trattori, domenica mattina, con 90 mezzi in corteo, che dall’area del Parco delle Rose ha percorso Via Rigoni e Via Roma in corteo, il sindaco Paolo Bordignon in testa, fino all’area dei festeggiamenti dove modelli di macchine storiche erano in esposizione. Mezzi per la maggior parte degli anni venti e trenta Landini, Ford, Fiat. Una maestosa mostra dai primi motori a testa calda arrivando a quelli ciclo diesel. E ancora carri, aratri, seminatrici e tanti altri attrezzi che servivano in quel tempo. Una manifestazione importante sotto l'aspetto sociale che mantiene vive le tradizioni e la cultura. Un messaggio che lega al passato ma che è proiettato al futuro nel rispetto delle radici e dell’identità.

"Lo scopo del gruppo è quello di mantenere vive le attività rurali, domestiche e artigianali ormai dimenticate e farle riscoprire – commentano i membri dell’associazione Contadina Ca’ Dolfin – con le nostre attività vogliamo portare un ricordo dal sapore nostalgico ai più anziani ma soprattutto far scoprire ai più giovani la realtà di un tempo. Tralasciando la povertà, in quegli anni, quando i granai erano belli pieni, era grande la gioia per il buon lavoro e per la grazia che Dio aveva riservato all’umile agricoltore".

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