La mostra degli Zanolli: «I gemelli e la ceramica»

Arrivati all’età di 81 anni, i fratelli sono stati omaggiati dai figli con un’esposizione all’hotel «Le Nove» di Nove

La mostra degli Zanolli: «I gemelli e la ceramica»
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La mostra degli Zanolli: «I gemelli e la ceramica»

Una piccola esposizione con un grande intento, quello di omaggiare due artisti novesi che hanno dedicato le loro vite all’arte ceramica. La hall del Ceramic Hotel «Le Nove» ospiterà, fino a fine mese, una ventina di opere di Piergiuseppe e Bernardino Zanolli, gemelli classe 1938, figli di Sebastiano Zanolli, discendente di un’antica famiglia di vasai novesi. Proprio a lui, lo scorso settembre, è stata dedicata a Palazzo Baccin la mostra «La Fabbrica dei Tosi» e ora tutti gli appassionati potranno ammirare le opere dei due gemelli che, quest’anno, festeggiano 81 anni.

Proprio per questo importante traguardo, i figli dei due artisti hanno voluto far loro un regalo, allestendo un’esposizione dal titolo «I gemelli e la ceramica». Piergiuseppe e Bernardino Zanolli, quest’ultimo conosciuto da tutti in paese come «Nini», sono nati il 27 maggio 1938 a Nove. Fin dalla prima infanzia sono stati introdotti dalla famiglia nell’affascinante mondo della ceramica. Piergiuseppe ha frequentato la scuola d’arte, conseguendo il magistero a Firenze. Ha avuto una lunga esperienza in qualità di ceramista e designer, ma anche come insegnante di educazione artistica nelle scuole medie del circondario. La sua personalità mite ed aperta gli ha permesso di esercitare il mestiere di ceramista con dedizione. Ha approcciato alla ceramica partendo dalla conoscenza dei materiali, prediligendo come soggetti i felini. «Nini», invece, terminato il percorso scolastico e quello militare, ha aperto una propria azienda. Aveva solo 21 anni quando fondò la «Zanolli Bernardino Ceramiche Artistiche», portata avanti con il prezioso aiuto della moglie Loreta. Arrivato all’età della pensione ha deciso di dedicarsi alla sua più grande passione: la realizzazione di cuchi.

«Mio padre e suo fratello gemello – racconta Sebastiano Zanolli, figlio di Bernardino - sono fra i numerosi uomini e donne di questo paese che ci hanno provato e noi, che li amiamo e siamo loro grati, abbiamo pensato che ora fosse tempo di dedicare loro una piccola esposizione. Abbiamo trovato l’appoggio dell’hotel “Le Nove”, che sta diventando un punto di riferimento nelle esposizioni di questo genere. Li ringraziamo, in particolare Emanuel Lancerini, per la preziosa disponibilità. Ci hanno dedicato una piccola postazione, l’esposizione si può ammirare in una quindicina di minuti, ma noi siamo davvero felici. Ci tengo a ringraziare anche Marco Maria Polloniato, per la consulenza storico artistica. È un piccolo tributo a due persone che hanno dedicato la loro vita all’arte ceramica, pur avendo avuto due approcci differenti.

Mio zio Piergiuseppe ha fatto l’insegnante di disegno, il modellatore e, quindi, ha un passato artistico consistente, mentre mio papà ha scelto la strada dell’imprenditore. Oltre a mio padre e a mio zio, i miei nonni ebbero altri 8 figli: sette femmine e un maschio, Giacomo, anche quest’ultimo dedicatosi per tutta la vita all’attività artistica ed imprenditoriale. Rappresentò, infatti, la gestione discendente della “Fabbrica dei Tosi”, la vecchia Zanolli-Sebellin-Zarpellon di Palazzo Baccin, una manifattura che seppe innovare lo stile ed il gusto della ceramica novese. Oggi, con il nome “Zanolli Ceramiche Artistiche s.r.l.”, l’azienda è arrivata alla terza generazione, con mio cugino Carlo. Questa esposizione è dedicata allo spirito ceramico, artistico ed imprenditoriale di mio padre, dei miei zii Piergiuseppe e Giacomo e delle mie zie, custodi dell’arte ceramica e di un amore familiare raro».

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